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Esecuzione per espropriazione immobiliare, opposizione distributiva, poteri del giudice, effetti sulla chiusura dell’esecuzione

Il debito non venne restituito e la Unicredit iniziò l'esecuzione forzata pignorando sia i beni della debitrice (Omissis), sia i beni della terza datrice d'ipoteca (Omissis). Nelle more dell'esecuzione, la Unicredit cedette pro soluto il credito alla Nemo SPV s.r.l. (d'ora innanzi, "la Nemo"), che in veste di cessionaria intervenne nella procedura esecutiva.

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l’indennità per ferie non godute va pagata anche in caso di dimissioni

I giudici di legittimità hanno chiarito che il divieto categorico di erogare compensi finanziari sostitutivi ha come obiettivo principale indennitàcontrastare possibili abusi, senza arrecare danno al dipendente non responsabile della situazione. In tal senso hanno, pertanto, sottolineato che non è possibile automaticamente associare alle dimissioni volontarie del lavoratore un valore di rinuncia all’indennità sostitutiva delle ferie. Difatti, le dimissioni, considerate come un atto volontario, sono equiparate dalla normativa (art. 5, co. 8, DL 6 luglio 2012 n. 95) alle altre modalità risolutorie del rapporto di lavoro, senza implicare una rinuncia automatica all’indennità sostitutiva delle ferie.

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L’infortunio sul lavoro e il c.d. “danno differenziale”

Il principio per cui il danno debba essere integralmente ripartito, costituisce un vero e proprio dogma (Cass. 6 maggio 2020, n. 8508; Cass. 29 ottobre 2019, n.27590), tale per cui il lavoratore, quale vittima dell’infortunio ha diritto di ricevere né più né meno di quanto necessario a reintegrare la sua situazione rispetto a quella che si sarebbe avuta ove l’infortunio non si fosse verificato (Cass. sez. un, 22 maggio 2018, n. 12564-12567).

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Indennità di accompagnamento – Requisito sanitario – Riconoscimento – Assegno mensile di invalidità

Il Tribunale di Caltanissetta, con sentenza n.236/2018, ha dichiarato in dispositivo G.N. invalida nella misura dell'84 per cento a decorrere dal 15.12.2015 ed ha condannato l'Inps a corrisponderle i ratei di indennità di accompagnamento dalla stessa data, pur dando atto nel corpo della motivazione che la ricorrente aveva richiesto, introducendo il procedimento di cui all'art. 445 bis c.p.c., il riconoscimento del requisito sanitario utile a conseguire l'assegno mensile di invalidità civile e che andavano condivise le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio sulla sussistenza di un grado di invalidità pari all' 84 per cento.

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