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Collaboratori occasionali con e senza partita IVA, contratti a progetto, mini cococo, lavoro autonomo occasionale: una breve guida alla prestazione occasionale dopo il Jobs Act

Collaboratori occasionali con e senza partita IVA, contratti a progetto, mini cococo, lavoro autonomo occasionale: una breve guida alla prestazione occasionale dopo il Jobs Act
  • la collaborazione deve essere continuativa;
  • deve essere esclusivamente personale;
  • deve essere organizzata dal committente con riferimento ai tempi e luogo di lavoro in cui viene svolta la prestazione.
  • per collaborazioni realizzate sulla base di accordi collettivi nazionali sindacali, in presenza d determinate esigenze produttive e tecniche di uno specifico settore;
  • per collaborazioni per professionisti intellettuali con obbligo iscrizione agli albi (ad es. giornalisti, avvocati, ingegneri);
  • per attività specifiche prestate nell’esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni;
  • per prestazioni di lavoro rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I. come individuati e disciplinati dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.
  • assenza di vincoli di orario;
  • libertà nella scelta delle modalità tecniche di esecuzione del lavoro da parte del lavoratore;
  • raggiungimento di un risultato;
  • compenso determinato in funzione dell’opera eseguita o del servizio reso e privo pertanto del carattere della periodicità;
  • assunzione del rischio economico da parte del lavoratore;
  • unicità della prestazione: il lavoratore riceve un unico incarico, anche se l’assolvimento del medesimo richiede il compimento di una serie di atti in un certo arco temporale.
  • estremi del professionista che ha svolto la prestazione occasionale;
  • estremi del committente (persona fisica con partita IVA o impresa);
  • numero nota e data;
  • specifica dicitura “prestazione occasionale”;
  • compenso (compenso lordo, ovvero somma ricevuta per la prestazione occasionale, 20% ritenuta d’acconto da calcolare sulla base imponibile e compenso netto, e se il prestatore occasionale è iscritto alla gestione separata, va indicato anche il 4% da calcolare sempre sulla base imponibile per il contributo INPS);
  • marca da bollo da 2 euro per ogni ricevuta di pagamento superiori a 77,47 euro;
  • data e firma di chi emette la ricevuta prestazione occasionale.
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