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Cartella esattoriale mai ricevuta?

Hai mai ricevuto un pignoramento o un fermo auto senza aver mai visto la cartella esattoriale? Potresti non dover pagare. Secondo la Cassazione, la mancata notifica della cartella rende nulla l’intera procedura di riscossione — anche dopo 20 anni. Ma attenzione: impugnare la cartella sanerebbe il vizio. La difesa corretta parte dal primo atto successivo (intimazione, pignoramento, ecc.), contestando la mancata notifica. Spetta all’esattore dimostrare, con la relata o l’avviso di ricevimento, che la cartella è stata consegnata. Senza questa prova, il debito non è esigibile.

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Pace fiscale, stop alla condanna per evasione: la Cassazione applica la riforma Cartabia

Con una storica sentenza del 1° ottobre 2025 (n. 32525), la Corte di Cassazione ha stabilito che chi estingue integralmente il proprio debito con il Fisco attraverso la pace fiscale può ottenere l’annullamento della condanna penale per evasione. La decisione si basa sull’interazione tra la riforma Cartabia (Dlgs 150/2022), che ha introdotto la valutazione della condotta successiva al reato ai fini della non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), e la riforma tributaria (Dlgs 87/2024), che esplicita come l’adempimento completo di un piano di rateizzazione debba essere considerato nel giudizio di non punibilità. La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna di due amministratori di una srl, ribadendo che, pur non cancellando automaticamente il reato, l’estinzione del debito deve essere obbligatoriamente valorizzata in un giudizio complessivo sulla punibilità.

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Tribunale di Bari – Sezione Lavoro n. 1557 – 17.09.25

La causa riguarda un lavoratore appartenente alle categorie protette che, dopo aver prestato servizio in somministrazione a tempo indeterminato presso la stessa azienda dal 2018 al 2024, chiede al Tribunale di Bari di dichiarare abusivo l’uso dello staff leasing e di riconoscergli un rapporto di lavoro diretto a tempo indeterminato con l’azienda utilizzatrice. Il Tribunale rigetta la domanda, ritenendo che la somministrazione a tempo indeterminato (staff leasing) sia estranea alla Direttiva UE 2008/104 e non configuri un abuso, poiché il lavoratore godeva di un contratto stabile con l’agenzia e non era in una condizione di precarietà.

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Comportamento processuale connotato da mala fede o colpa grave.

Mentre per i primi due commi dell’articolo 96 c.p.c. è necessaria per la condanna al risarcimento dei danni una “istanza della parte danneggiata”, per il terzo comma il giudice può “in ogni caso” condannare il soccombente “anche d’ufficio ”al pagamento in favore dell’altra parte di una somma equitativamente determinata. Ciò comporta una elevata discrezionalità del Giudice, tanto da porre dei dubbi giurisprudenziali sugli oggettivi presupposti applicativi dell’istituto di cui al terzo comma, posto che non viene esplicitata una precisa condotta materiale o psicologica del soccombente (stabilita invece dal primo comma), ma viene, invece, posta dal legislatore la possibilità per il Giudice di condannarlo “in ogni caso, quando pronuncia sulle spese ai sensi dell’articolo 91”.

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Superbonus 70%

Nel 2024 l'agevolazione scenderà al 70% del costo dei lavori, sia per chi inizia nuovi lavori che per chi li ha iniziati quest'anno con il 90%. Non ci sarà possibilità di cessione del credito, se non nei casi in cui la delibera condominiale e la Cila (comunicazione inizio lavori) risalgono a prima del 17 febbraio 2023. Nel 2025, poi, l'aliquota scenderà ancora al 65%, e sarà l'ultimo anno in cui l'agevolazione sarà attiva.

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Bonus Mutui 2024

Il governo ha inserito nella manovra una nuova misura per agevolare le famiglie numerose. Chi ha più di tre figli e richiede un mutuo per comprare la prima casa potrà avere una garanzia da parte dello Stato pari all'80% del prestito, a patto che la somma presa in prestito sia almeno l'80% del valore della casa. La percentuale salirà all'85% per chi ha quattro figli e al 90% per chi ne ha cinque o più. Il requisito Isee sarà fissato a 40mila euro per chi ha tre figli, 45mila euro per chi ne ha quattro e 50mila euro per chi ne ha cinque o più. Saranno considerati solo i figli a carico di età inferiore ai 21 anni. L'importo massimo della garanzia sarà di 250mila euro, e per chi ne è beneficiario le banche non potranno chiedere altre garanzie personali.

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