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Corte UE, lavoratore ha diritto a pagamento indennità per ferie non godute

La Corte quindi conclude che "solo nel caso in cui il lavoratore si sia astenuto dal fruire dei suoi giorni di ferie deliberatamente, sebbene il datore di lavoro lo abbia invitato a farlo, informandolo del rischio di perdere tali giorni alla fine di un periodo di riferimento o di riporto autorizzato, il diritto dell’Unione non osta alla perdita di tale diritto".

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Messa a riposo da parte dell’agenzia di somministrazione di lavoratori impiegati in una medesima missione per diversi anni e condanna al ripristino del rapporto in capo all’utilizzatore

Le lavoratrici erano state in missione per quasi sette anni presso la medesima utilizzatrice, per svolgere mansioni di pulizia e di lavanderia. L'agenzia le collocava in riposo al termine del lungo contratto di somministrazione. Il Tribunale di Bologna imputa il rapporto di lavoro all'utilizzatore, con condanna al pagamento di dieci mensilità di retribuzione arretrate.

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Pensioni di reversibilità: arrivano arretrati e rimborsi dall’INPS

Una svolta significativa per milioni di italiani: l’ INPS annuncia arretrati e rimborsi per le pensioni di reversibilità. L’INPS ha finalmente reso noto che, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, verranno riconosciuti arretrati e rimborsi per chi ha percepito una pensione di reversibilità inferiore al dovuto. Questa misura riguarda coloro che, negli ultimi cinque anni, hanno visto ridursi il loro beneficio a causa di un reddito personale che influiva negativamente sull’importo della pensione. Un cambiamento significativo, che apre le porte a migliaia di italiani per rivendicare ciò che è giustamente loro.

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Nullità del tasso Euribor: mutuo o finanziamento a tasso variabile.

La Corte di Cassazione con l’Ordinanza n.34889 del 13 dicembre 2023ha riconosciuto la nullità dei tassi di interesse passivi convenzionali basati sul tasso Euribor del periodo tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008, aprendo così la strada alle domande di rimborso in favore di chi ha corrisposto rate del mutuo o altro finanziamento a tasso variabile nel periodo in questione.

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Licenziamento Ritorsivo

La sentenza impugnata ha confermato la decisione di primo grado, quanto al difetto di' proporzionalità della sanzione espulsiva; ha affermato che " il licenziamento non è giustificato anche nel caso di carenza di proporzionalità e, quindi, non sussiste la giusta causa che lo determina. Non è quindi corretto l'assunto della difesa della reclamata secondo cui la mera sussistenza del fatto addebitato consente di escludere che vi sia un unico ed esclusivo motivo determinante il licenziamento costituito dall' intento ritorsivo. Diversamente basterebbe verificare la sussistenza di qualsiasi fatto, seppure di minimo rilievo disciplinare, per consentire al datore di licenziare il dipendente senza che l' intento di. rappresaglia rilevi" (pag. 17, ultimi due cpv.). Alla luce di tutte le considerazioni svolte, ha concluso che "l'unico motivo determinante il licenziamento è costituito dall' intento ritorsivo della società.

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INPS indennità di disoccupazione (NASpI) aspetta anche alle Colf e Badanti chi si dimettono.

Le lavoratrici non possono essere licenziate dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro previsti dal Capo III, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino”. In caso di dimissioni volontarie presentate durante il periodo per cui è previsto, a norma dell`art. 54, il divieto di licenziamento, la lavoratrice ha diritto alle indennità previste da disposizioni di legge e contrattuali per il caso di licenziamento. La lavoratrice e il lavoratore che si dimettono nel predetto periodo non sono tenuti al preavviso”. n. 151/2001, riguardante la ricorrente, statuisce, per quel che rileva ai fini della presente causa: “1. 55 afferma espressamente il diritto della lavoratrice madre che abbia rassegnato le dimissioni volontarie a motivo della nascita o gravidanza alle: “indennità previste da disposizioni di legge […]

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Le modifiche alla disciplina penalistica in tema di caporalato e la nomina dello amministratore giudiziario

L'amministratore dispone anche di poteri attivi, in quanto: a) procede alla regolarizzazione dei lavoratori che, al momento dell'avvio del procedimento per i reati previsti dall'art. 603 bis, prestavano la propria attività in assenza di un regolare contratto e, b) al fine di impedire che le violazioni si ripetano, adotta adeguate misure anche in difformità da quelle proposte dall'imprenditore o dal gestore. E qui si innesta un profilo critico di non poco momento, in quanto rivela come l'intervento diretto a salvaguardare l'autonomia imprenditoriale finisca inevitabilmente per collidere con le esigenze di rispetto delle regole nell'organizzazione di un fattore produttivo decisivo nello svolgimento dell'attività.

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Mutui: Anche agli interessi di mora si applica la disciplina anti-usura.

Il Collegio riconosce che entrambe le tesi riconducono a "una tutela del soggetto finanziato, sia pure attraverso percorsi argomentativi diversi" e che il tenore letterale nonché i diversi argomenti sono da considerarsi pressoché di pari valenza quanto a persuasività e (non) definitività. Tuttavia, si afferma, per garantire una più ampia tutela al debitore, il concetto di interesse usurario e la relativa disciplina repressiva non possono dirsi estranei all'interesse moratorio. Infatti, si legge in sentenza, non può condividersi l'assunto dei fautori della tesi restrittiva, secondo cui in caso di pattuizione di interessi usurari, la tutela da garantire al debitore è quella ex art. 1384 c.c., ossia la riduzione della penale ad equità, poiché l'applicazione di tale rimedio genererebbe difformità a livello nazionale e porterebbe al mero abbattimento dell'interesse pattuito al tasso soglia, pur integrato con quello rilevato quanto agli interessi moratori, e non al minor tasso degli interessi corrispettivi.

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Il termine di ricorso avverso i verbali di invalidità

Molto spesso, però, siamo chiamati a fornire, alle tante persone che ci contattano per richiedere pareri e consulenze, indicazioni più squisitamente pratiche su vicende relative a pensioni e prestazioni di invalidità civile. Più di una volta, ad esempio, ci sono stati posti quesiti riguardanti i verbali emessi dalle Commissioni mediche INPS all’esito delle visite finalizzate all’accertamento dello stato invalidante, in particolar modo con riferimento al termine di ricorso avverso i verbali di invalidità.

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Il Tribunale civile di Cassino Sez. Lavoro dichiara ammissibile l’impugnazione se riguardante la componente “contributiva” accertata dall’Ispettorato del Lavoro nel Verbale Unico amministrativo.

In particolare, si precisava che: L’atto di accertamento amministrativo relativo a contributi o premi non versati, è un provvedimento amministrativo a tutti gli effetti, che pertanto deve essere motivato in modo adeguato a consentire al destinatario dell’atto di ricostruire esattamente l’iter logico seguito dall’ente previdenziale al fine di garantirgli l’esercizio del proprio diritto di difesa, anche nella eventuale fase di immediata impugnazione dell’atto di cui all’art. 24, comma 3, d.lgs. n. 46 del 1999, essendo irrilevante – ai suddetti fini – che si tratti di una impugnativa facoltativa .

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Mutui – Usura interessi di mora – Tribunale di Bari, 14 settembre 2023 (6030/2023 del 15/09/2023)

Il giudice dispone ctu sui seguenti quesiti “…riepiloghi, sulla base degli atti di causa contenenti fatti tempestivamente allegati, in apposita tabella, a quanto ammonta l’importo erogato in linea capitale, la misura dell’interesse corrispettivo e di quello moratorio pattuiti e/o concretamente applicati (ove divergano)…” “…indichi la misura del tasso soglia relativamente agli interessi corrispettivi determinandolo ai sensi dell’art. 2 l. 108/96 e DM del trimestre di conclusione del contratto. Indichi il TEG contrattuale mediante le modalità di computo stabilite dalle “Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione del tasso effettivo globale ai sensi della legge sull’usura” emanate nel luglio 2016…” “…indichi, quanto agli interessi di mora, il tasso soglia risultante a seguito della maggiorazione media degli interessi contenuto nei decreti ministeriali (cfr. d.m. 25.3.2003 e seguenti)…” “…in caso di superamento del tasso soglia accerti il CTU qual è il saldo dei rapporti dare e avere fra le parti formulando il seguente conteggio:a) in caso di usurarietà dell’interesse corrispettivo, escluda qualsivoglia interesse; b) in caso di usurarietà del tasso di mora, applichi il saggio convenzionale degli interessi corrispettivi (qualora non risulti a sua volta usurario) con applicazione, invece dell’interesse moratorio convenzionalmente determinato, del saggio previsto per gli interessi corrispettivi…” Infine “…nel caso di finanziamento/mutuo con ammortamento c.d. alla francese verifichi se lo sviluppo del predetto ammortamento sia avvenuto con applicazione del regime composto ovvero con applicazione del regime semplice…”

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