Il salario minimo tra art. 36 Cost. e la svolta della legge delega n. 144/2025: verso una nuova architettura della tutela salariale.
La legge delega n. 144/2025 segna una svolta storica nel sistema retributivo italiano: anziché introdurre un salario minimo orario legale, rafforza il ruolo dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) maggiormente applicati come parametro vincolante per garantire una retribuzione proporzionata e sufficiente, in attuazione dell’art. 36 della Costituzione. Parallelamente, la sentenza n. 188/2025 della Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi del Governo contro la legge regionale pugliese che fissava un minimo di 9 euro orari negli appalti, aprendo la strada a un confronto istituzionale ancora in corso tra autonomia regionale, competenze statali e diritti dei lavoratori.

