La tredicesima 2025? Sarà come quella del 2023: pienamente tassata e senza bonus
La tredicesima del 2025 sarà pienamente tassata, identica a quella del 2023, senza alcuna forma di detassazione o bonus aggiuntivo. Nonostante le promesse di Forza Italia e le simulazioni che indicavano un possibile aumento netto tra 270 e 1.200 euro grazie a un’aliquota agevolata o all’esenzione Irpef, il governo ha rinunciato a questa misura per evitare un costo stimato di 15 miliardi in una manovra già impegnata su Irpef, sanità e sostegno alle famiglie. Il ministro Giorgetti ha preferito mantenere i conti pubblici sotto controllo, evitando interventi “spot” non finanziabili — una scelta che rassicura Bruxelles ma delude lavoratori e pensionati. Anche il bonus da 100 euro per i redditi medio-bassi, introdotto nel 2024, non verrà rinnovato. Di conseguenza, la tredicesima rimarrà una mensilità aggiuntiva soggetta a Irpef e contributi previdenziali (9,19%), senza benefici delle detrazioni già utilizzate durante l’anno. Per un lavoratore con stipendio lordo di 1.700 euro, il netto sarà di circa 1.400 euro — esattamente come lo scorso Natale. Al momento, non sono previsti cambiamenti, anche se in Parlamento potrebbero emergere emendamenti legati all’“adeguamento salariale”. Per ora, però, niente sorprese: la tredicesima 2025 arriva con un mese d’anticipo… e con la stessa delusione di sempre.

