Il governo sta per varare una manovra economica pensata soprattutto per le famiglie italiane. L’obiettivo? Alleggerire le tasse, semplificare le regole e dare un aiuto concreto a chi ha figli, soprattutto alle famiglie con redditi medi o bassi. In totale, saranno investiti 3,5 miliardi di euro tra il 2026 e il 2028 per rafforzare il potere d’acquisto dei nuclei familiari e sostenere la natalità.
Detrazioni fiscali: ora anche chi ha un solo figlio ci guadagna
Una delle novità più importanti riguarda le detrazioni fiscali per i figli a carico. Fino ad ora, chi aveva un solo figlio riceveva un beneficio minore rispetto a chi ne aveva due o più. Con la nuova legge, invece, le famiglie con un solo figlio avranno lo stesso trattamento di quelle con due figli.
Questo significa che potranno detrarre più spese dalle tasse. Per esempio, chi ha un reddito tra 75.000 e 100.000 euro potrà portare in detrazione fino a 11.900 euro, contro i 9.800 di prima. Anche chi guadagna di più (oltre 100.000 euro) vedrà aumentare il tetto da 5.600 a 6.800 euro.
Isee più “leggero”: meno vincoli, più aiuti
Un altro cambiamento importante riguarda l’Isee, cioè quel valore che lo Stato usa per capire se una famiglia ha diritto a bonus, sconti o altri aiuti sociali (come l’assegno unico, le riduzioni sulle tasse universitarie o i bonus luce e gas).
Due le novità principali:
- Più vantaggi per chi ha due figli: finora, la “scala di equivalenza” (che serve a calcolare l’Isee in base al numero di persone in famiglia) dava un punteggio extra solo a chi aveva tre figli o più. Ora, questo vantaggio verrà esteso anche a chi ne ha due, con il risultato che l’Isee sarà più basso e sarà più facile accedere agli aiuti.
- La prima casa non conterà più (o quasi) nel calcolo dell’Isee: oggi, il valore dell’abitazione principale entra nel calcolo solo se supera i 52.000 euro. La nuova norma punta a escluderla del tutto, anche se si sta ancora discutendo su eventuali limiti (per esempio, un valore massimo di 75.000 o 100.000 euro). In ogni caso, l’obiettivo è chiaro: chi possiede una casa non dovrà essere penalizzato quando chiede un aiuto sociale.
Altri bonus e conferme importanti
Non finisce qui. Il governo ha anche deciso di confermare e migliorare alcune misure già attive:
- Il bonus per le mamme lavoratrici con due figli e reddito fino a 40.000 euro passa da 40 a 60 euro al mese nel 2026.
- Resta attivo il bonus da 150 euro per chi ha tre o più figli.
- Il congedo parentale di tre mesi con l’80% dello stipendio viene mantenuto.
- Viene rifinanziato il bonus nascita da 1.000 euro per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro.
- Nasce un nuovo Fondo per la previdenza complementare legato alle nuove nascite.
- I centri estivi per bambini saranno finanziati in modo strutturale, non più solo con fondi occasionali.
Infine, per chi è in difficoltà economica, viene confermata la “Carta dedicata a te”: un contributo una tantum di 500 euro per l’acquisto di generi alimentari, riservato alle famiglie con Isee fino a 15.000 euro.
Prossimi passi
Tutte queste misure faranno parte della prossima Legge di Bilancio, che sarà approvata dal Consiglio dei Ministri. Alcuni dettagli, come il valore massimo della prima casa da escludere dall’Isee, sono ancora in discussione tra i partiti della maggioranza, ma l’impianto generale è ormai definito.

