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Accertamento dell’omissione contributiva

Tale costante insegnamento si fonda sull’assunto, secondo cui pur non essendo creditore dei contributi previdenziali (Cass. Sez. Un. n. 7514/2022, Cass. n. 20697/2022; Cass. 6722 del 10/03/2021) - il lavoratore è comunque titolare del diritto, di derivazione costituzionale, alla “posizione contributiva” ovvero del “diritto all’integrità della posizione contributiva” a cui l’omissione contributiva reca un pregiudizio attuale (“danno da irregolarità contributiva”), quale comportamento potenzialmente dannoso.

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Licenziamenti: la previsione, da parte del contratto collettivo o del codice disciplinare, della sanzione espulsiva non è vincolante per il giudice

L’interpretazione più restrittiva limitava l’accesso alla tutela c.d. reale (reintegrazione nel posto di lavoro) ai casi in cui la valutazione di proporzionalità, fra sanzione conservativa e fatto contestato, fosse precisamente tipizzata dalla contrattazione collettiva o dal codice disciplinare mediante una specifica ed analitica descrizione delle condotte meritevoli soltanto di una sanzione conservativa (Cass. civ. n. 19578/2019; Cass. civ. n. 13533/2019; Cass. civ. n. 12365/2019), esclusa l’utilizzabilità di clausole generali come la “gravità”.

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Il tempo tuta non va retribuito se non è obbligatorio indossare i DPI

Come ricordato nello storico della lite “tutti i lavoratori, non avevano, e non hanno, alcun obbligo di indossare gli abiti da lavoro (il cui utilizzo resta facoltativo)”e “non sussistendo alcun obbligo imposto di indossare gli indumenti da lavoro forniti”; come pure si trascura l’accertamento secondo il quale per i “DPI specifici(come, ad esempio, i guanti da lavoro e in nitrile, gli occhiali, le visiere di protezione, le mascherine per le polveri e le cuffie antirumore)

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Le false partite IVA (Due sentenze emblematiche)

I contratti di agenzia molto usati nei concessionari, sono previsti dalla legge ma molto abusati. Lavoro autonomo utile spesso solo per risparmiare sui costi: niente contratti e libertà di licenziare senza articolo 18 (o quel che ne resta o indennizzi). Per certi versi, è simile a quanto avviene ai rider del cibo a domicilio: le piattaforme non li assumono, li pagano a consegna, eppure stilano la classifica dei più bravi e meno bravi, così da favorire i primi e penalizzare i secondi.

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Concordato preventivo biennale verso la pace fiscale

Coloro che aderiranno al concordato preventivo biennale per il 2024/2025, entro il 31 ottobre 2024, avranno la possibilità di usufruire di un ravvedimento speciale anche per gli anni precedenti, dal 2018 al 2023. La proposta è di includere nel concordato preventivo biennale anche i redditi non dichiarati per il periodo dal 2018 al 2023: una pace fiscale che consentirebbe di sanare le omissioni dichiarative versando una flat tax dal 10 al 15 per cento, sulla base del punteggio ISA.

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Agevolazioni e bonus 2024 per la persona

Le agevolazioni e i bonus rivolti a cittadini e famiglie nel 2024 sono molti e per la maggior parte collegati all’ISEE. Non esiste però un limite fisso: serve controllare per ogni caso specifico se si ha diritto al beneficio oppure no. Cerchiamo di fare chiarezza con la nostra guida.

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Locazioni brevi: da settembre le nuove regole

Nel mese di settembre 2024 entra in vigore in tutta Italia il CIN (Codice Identificativo Nazionale) per gli affitti brevi che può essere richiesta tramite l’iscrizione alla banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica. Lo scopo è migliorare la trasparenza e sicurezza del settore degli affitti brevi. Questo è uno strumento per contrastare il fenomeno degli affitti irregolari, tutelare il consumatore, la concorrenza e la trasparenza del mercato.

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Cedolare secca: come cambiano le sanzioni

l Decreto Sanzioni (D.Lgs. 87/2024), nell’ambito dell’attuazione della Riforma fiscale, prevede una generale riduzione delle sanzioni per alcune violazioni, tra cui quelle in materia di cedolare secca. La riforma del sistema sanzionatorio amministrativo italiano entra in una fase transitoria complessa con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 87 del 14 giugno 2024, che è applicabile a partire dal 1° settembre 2024.

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