A partire dal 2025, l’INPS ha introdotto una nuova misura di sostegno alle famiglie: il Bonus Mamme, un contributo economico pensato per le lavoratrici con almeno due figli. Si tratta di un aiuto concreto, semplice da richiedere e soprattutto esentasse, che non influisce sul calcolo dell’ISEE. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdere questa opportunità.
A chi spetta il Bonus Mamme 2025?
Il contributo è destinato a due categorie specifiche di madri lavoratrici:
- Donne con due figli, fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio;
- Donne con tre o più figli, fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo – ma solo se non hanno un contratto a tempo indeterminato.
Sono incluse:
- Lavoratrici dipendenti (sia del settore pubblico che privato, escluso il lavoro domestico);
- Lavoratrici autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie (come le casse professionali o la Gestione Separata INPS).
Attenzione: le madri con tre o più figli e un contratto a tempo indeterminato non possono richiedere questo bonus, perché hanno già diritto a un’altra agevolazione: l’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
Requisiti economici e importo
Per accedere al Bonus Mamme è necessario rispettare un limite di reddito:
- Il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40.000 euro.
L’importo del contributo è di:
- 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro all’anno.
Il bonus è:
- Esentasse (non si paga IRPEF su questa somma);
- Non rilevante ai fini ISEE (quindi non influisce su altre prestazioni legate al reddito).
L’INPS erogherà l’intera somma in un’unica soluzione a dicembre 2025. Se la domanda arriva in ritardo ma entro i termini, il pagamento avverrà entro febbraio 2026.
Come e quando presentare la domanda
La richiesta va presentata entro il 9 dicembre 2025. Questa data è stata spostata rispetto al termine originale (7 dicembre) perché cade di domenica, e l’8 dicembre è festivo.
Se invece i requisiti (ad esempio la nascita del secondo figlio o l’assunzione) si verificano dopo la pubblicazione della circolare ma entro il 31 dicembre 2025, la domanda può essere inviata fino al 31 gennaio 2026.
Per richiedere il bonus puoi scegliere tra:
- Il servizio online dell’INPS (con SPID, CIE o CNS);
- I patronati;
- Il Contact Center INPS.
Inoltre, organizzazioni come INAS CISL offrono supporto gratuito per compilare la domanda, anche alle supplenti e alle lavoratrici con contratti precari.
Perché è importante non perdere questa opportunità?
Il Bonus Mamme 2025 è una misura transitoria: sostituisce per quest’anno l’esonero contributivo previsto inizialmente, che scatterà invece dal 2026. Si tratta quindi di un’occasione unica per ricevere un sostegno diretto, senza complicazioni burocratiche e senza penalizzazioni fiscali.
Se rientri tra le destinatarie, non aspettare l’ultimo giorno: controlla subito i requisiti e prepara la domanda. Ogni mese conta – e i 40 euro mensili possono fare la differenza nel bilancio familiare.
Hai dubbi o bisogno di aiuto?
Puoi rivolgerti a un patronato, al Contact Center INPS o a servizi come Studio Argari, che offrono consulenza gratuita. Ricorda: il tempo è poco, ma il beneficio è reale.

