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La definizione dell’obbligo datoriale di tutelare le condizioni di lavoro dinanzi a condotte di mobbing e di straining in una recente sentenza della Cassazione (approfondimento di Esther Bajeux, Legalilavoro Firenze)

Secondo la Corte, anche ove non sia configurabile una condotta di "mobbing" (per l'insussistenza di un intento persecutorio idoneo ad unificare la pluralità continuata di comportamenti pregiudizievoli) è comunque ravvisabile la violazione dell'art. 2087 c.c. qualora il datore di lavoro tolleri, anche soltanto colposamente, la permanenza di un ambiente stressogeno fonte di danno alla salute dei lavoratori. In altri termini, ove ponga in essere comportamenti, anche in sé non illegittimi, ma tali da poter indurre disagio o stress, che si manifestino isolatamente o si connettano ad altri comportamenti inadempienti, contribuendo ad inasprire gli effetti e la gravità del pregiudizio per la personalità e la salute latamente intesi.

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