Dallo Spid a It Wallet: ecco cosa cambierà nel 2024
La parola d’ordine è identità digitale con una transizione che giorno dopo giorno si fa sempre più forte e concreta grazie ai potenti mezzi messi a disposizione dalla tecnologia. In questo senso ecco che il governo sta pensando al lancio di It Wallet, un portafoglio digitale che conterrà tutti i nostri documenti, dalla patente alla carta d’identità o passaporto così come la tessera sanitaria, tutti rigorosamente digitali e consultabili con pochi e semplici clic.
Come funziona il wallet
“A gennaio-febbraio sarà pronto e pubblicizzato il wallet. Avrà all’interno la carta di identità elettronica ma anche tessera sanitaria digitale, licenza di guida, carta europea della disabilità”, ha dichiarato recentemente Vincenzo Fortunato, alla guida del Comitato interministeriale per la transizione digitale. La data del “debutto” è stimata per la prima parte del 2024 (entro i primi sei mesi): una volta collaudato, It Wallet sarà destinato a ospitare anche la patente di guida, la tessera elettorale e documenti di vario tipo. “Sul progetto It Wallet siamo sostanzialmente in linea con il piano iniziale e contiamo di poter consegnare il wallet ai cittadini nel prossimo anno”, ha dichiarato Alessio Butti, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica.
La fine dello Spid?
Ma come farà questo sistema a coesistere con Spid: saranno “amalgamabili” o l’uno esclude l’altro? Butti, come scrive il Corriere, ha anche dichiarato che bisogna “cominciare a spegnere lo Spid e a promuovere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale, nazionale e gestita dallo Stato”. In questo caso, però, si tratta di dettagli di non fondamentale importanza (adesso) per i cittadini. Quel che si sa che l’App IO potrebbe essere la candidata numero uno per accedere a It Wallet accedendo sempre con lo Spid (due livelli di sicurezza) o con Cie (ben tre livelli con Pin finale). Come si può vedere, lo Spid potrebbe tranquillamente coesistere ma nulla è stato ancora deciso.
“È stato già ultimato il prototipo concettuale per valutare, in fase pre-decisionale, le potenzialità di sviluppo, attraverso la cooperazione tra Dipartimento per la Trasformazione digitale, PagoPa e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato”, ha sottolineato Butti. Nel frattempo, anche l’Inps ha promesso di snellire le sue operazioni e rendere servizi sempre più efficienti a cittadini e imprese utilizzando, nel prossimo futuro, i benefici derivanti dall’intelligenza artificiale.