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DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA, MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA NASpI DA PARTE DELL’INPS ED ERRORI GIURISPRUDENZIALI

DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA, MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA NASpI DA PARTE DELL’INPS ED ERRORI GIURISPRUDENZIALI
  • Dimissioni per giusta causa: in alcuni casi, l’INPS ha rigettato domande di NASpI per lavoratori che hanno dato le dimissioni a causa di gravi inadempienze del datore di lavoro, nonostante la giurisprudenza consolidata riconosca il diritto alla prestazione in tali circostanze.
  • Risoluzione consensuale: quando il rapporto di lavoro si conclude con un accordo tra le parti, il riconoscimento della NASpI dipende dalla specifica causa della risoluzione, generando incertezze e disparità di trattamento.
  • Lavoratori con contratti atipici: alcune categorie di lavoratori subordinati, come i collaboratori occasionali o intermittenti, spesso incontrano ostacoli nell’accesso alla NASpI per via di una lettura rigida dei requisiti di contribuzione.
  • Adottare un’interpretazione estensiva del concetto di “disoccupazione involontaria”, includendo tutte le ipotesi in cui la cessazione del rapporto di lavoro non sia dovuta a una libera scelta del lavoratore.
  • Uniformare l’applicazione delle regole da parte degli enti previdenziali per evitare disparità di trattamento.
  • Prevedere chiarimenti normativi o giurisprudenziali per i casi ambigui, come le risoluzioni consensuali e le dimissioni per giusta causa.

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