Loading...

Quando il controllo diventa persecuzione: la Cassazione frena i datori di lavoro invasivi e riafferma la dignità del lavoratore malato.

Quando il controllo diventa persecuzione: la Cassazione frena i datori di lavoro invasivi e riafferma la dignità del lavoratore malato.

Cosa hanno tralasciato le analisi finora?

  1. L’inapplicabilità del “controllo difensivo” alle mere assenze per malattia: Il controllo difensivo (ammesso da Cass. n. 18168/2023) non riguarda le assenze per malattia in sé, bensì situazioni di concreto sospetto di frode patrimoniale o concorrenza sleale. Il solo fatto che un dipendente non risponda al citofono durante la fascia di reperibilità non costituisce indizio sufficiente per attivare un pedinamento. La giurisprudenza consolidata (Cass. n. 17320/2019) esige un “fumus fraudis” specifico, non generico;
  2. La violazione dell’art. 32 Cost. e del diritto alla salute: Un controllo ossessivo, protratto per settimane, anche durante le festività, aggrava lo stato di salute del lavoratore e contrasta con il diritto fondamentale alla salute (art. 32 Cost.). Questo profilo è stato raramente valorizzato in giudizio, ma può costituire base per un risarcimento autonomo del danno biologico o esistenziale, ai sensi dell’art. 2059 c.c..;
  3. L’uso abusivo delle visite fiscali come strumento di mobbing

Lascia un commento

Quick Navigation
×
×

Cart