Cartelle Esattoriali
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Capita molto spesso che ci si trovi a dover trattare un debito fiscale a causa della notevole frammentazione e varietà di eventi, anche involontari o conseguenti a piccole negligenze, che possono portare alla nascita della cartella esattoriale.
Verifichiamo, innanzitutto, la tua situazione debitoria nei confronti di Agenzia Entrate Riscossione e degli altri organi preposti alla riscossione dei tributi, analizzando la tua situazione e proponendoti eventuali strade da percorrere per il risanamento.
Descrizione
Capita molto spesso che ci si trovi a dover trattare un debito fiscale a causa della notevole frammentazione e varietà di eventi, anche involontari o conseguenti a piccole negligenze, che possono portare alla nascita della cartella esattoriale. Pensiamo, ad esempio, alla dimenticanza di qualche bollo auto non pagato negli anni passati, al mancato versamento dei contributi (soprattutto per quanto concerne i liberi professionisti) a causa della mancanza di liquidità in quel dato periodo e molto altro ancora.
Cosa si intende con debito fiscale?
Con debito fiscale, genericamente si fa riferimento a qualsiasi tipo di debito che sorge nei confronti di una istituzione pubblica (agenzia delle entrate per i pagamenti di iva, irpef ed ires; l’inps per i contributi previdenziali, Regioni, Comuni, Autorità Giudiziaria etc.). Quando questi debiti non vengono pagati, il debitore riceve le cartelle esattoriali, che sono una sorta di sollecito di pagamento.
I debiti fiscali seguono un percorso particolare e diverso rispetto ad un debito con un istituto di credito o con un soggetto privato qualsiasi. La differenza è dovuta in quanto, negli anni, lo Stato ha previsto specifiche normative per il recupero del credito fiscale oltre a specifiche formalità da eseguire nei confronti del debitore a tutela di quest’ultimo.
L’argomento è piuttosto complesso e, spesso e volentieri, anche delicato ed è sempre consigliabile affidarsi ad un professionista che saprà darti tutte le informazioni del caso.
Cosa facciamo?
Verifichiamo, innanzitutto, la tua situazione debitoria nei confronti di Agenzia Entrate Riscossione e degli altri organi preposti alla riscossione dei tributi, analizzando la tua situazione e proponendoti eventuali strade da percorrere per il risanamento.
È possibile il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali?
Per quanto concerne la lavorazione del debito fiscale è bene fin da subito specificare che non esiste una possibilità generale di effettuare un saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, intendendosi, con tale termine, la possibilità di contrattare direttamente con il Fisco il pagamento di una somma minore dell’importo originariamente dovuto. Il saldo e stralcio di questo tipo di debito può conseguire solo da casi particolari, da valutare caso per caso e solo con l’utilizzo di alcuni strumenti normativi.
- Il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali
I più comuni di questi sono: rottamazione rottamazione bis, rottamazione ter, scudo fiscale, pace fiscale 2021.
Il condono deriva essenzialmente da un provvedimento normativo che permette, nei casi e nelle modalità previste di volta in volta nel provvedimento stesso, di stralciare o addirittura eliminare completamente alcuni debiti fiscali.
- Saldo e stralcio cartelle esattoriali con procedura da sovraindebitamento
Un ulteriore strumento, molto particolare, è l’apertura di una procedura da sovraindebitamento ex legge 3 del 2012. Questa, però, è una procedura giudiziale e sarà il Giudice, assieme al comitato dei creditori se previsto, ad avvallare lo stralcio solo di alcune posizioni fiscali.
Verifica delle cartelle esattoriali: l’istanza di Autotutela
Oltre alle modalità illustrate nei paragrafi precedenti, che il professionista deve sempre verificare, è possibile una diversa lavorazione delle posizioni debitorie con il Fisco. La modalità più comune, che richiede profonde conoscenze tecniche del diritto tributario, è stimolare l’Agenzia delle Entrate o l’Ente riscossore ad agire in Autotutela.
Con l’Autotutela si intende quel procedimento normativo secondo il quale l’Ente riscossore riconosce delle incongruenze, delle mancanze o dei generici errori sulla costruzione o notifica della cartella esattoriale e procede alla sua rideterminazione od eliminazione (con conseguenze anche su tutte le azioni esecutive eventualmente già intraprese all’Ente). Come anticipato, per fare ciò è necessario rivolgersi ad un professionista che possa individuare eventuali carenze o errori (molto frequenti) ed eliminare così la cartella fiscale aprendo una procedura in autotutela (gratuita).
La lavorazione della posizione fiscale non si ferma solo all’individuazione di questi aspetti che possono essere contenuti nelle cartelle esattoriali. Come anticipato, infatti, la normativa statale prevede numerose possibilità di movimento per il debitore che voglia sistemare la propria posizione fiscale. Questo anche quando il soggetto voglia eliminare eventuali fermi amministrativi sui veicoli, ipoteche giudiziali sugli immobili e pignoramenti dello stipendio.
Per agire in questi termini, il professionista deve anzitutto verificare la fonte della cartella che ha portato all’azione esecutiva dell’Agenzia delle Entrate e controllarne la regolarità. Se non è previsto nessun condono o nessun stralcio, è comunque possibile procedere con gli altri strumenti a disposizione come la rateizzazione ufficiale, il pagamento spontaneo e, in via preventiva, il ravvedimento operoso (quest’ultimo dà anche la possibilità di eliminare parte degli interessi e dell’eventuale sanzione).